Movimenti oculari

In condizioni normali gli occhi vengono mossi continuamente e cambiano di direzione circa cinque volte al secondo. Questa attività continua ha un duplice scopo:

  1. Mantenere sulle fovee l’immagine degli oggetti in movimento.
  2. Dirigere la fovea (punto di fissazione) sui vari particolari dell’ambiente circostante al fine di costruirne l’immagine complessiva.

I movimenti oculari si distinguono in:

  • Duzioni – Movimenti monoculari in ogni direzione.
  • Versioni – Sono i Movimenti binoculari coniugati, in cui gli assi visivi mantengono la loro posizione reciproca, ossia si muovono nella stessa direzione.
  • Vergenze – Sono i Movimenti binoculari disgiunti, ossia quelli in cui gli occhi si muovono in direzioni opposte.

In base alla velocità di spostamento, i movimenti oculari si distinguono in lenti e rapidi. lo scopo principale del sistema oculomotore consiste nel condurre la regione centrale della macula (la fovea) sul bersaglio e nel mantenerla su di esso per il tempo necessario. I movimenti oculari attraverso i quali si ottiene tale effetto sono regolati da un sistema neuroanatomico molto complesso ed in buona parte ancora ipotetico; le funzioni elementari che esso svolge sono ben note ed attribuibili a cinque sistemi neuronali di controllo distinti: del movimento oculare saccadico, del movimento lento d’inseguimento (pursuit), del riflesso vestibolo-oculare, del movimento optocinetico e del movimento di vergenza. Tutti questi sistemi di controllo utilizzano la stessa via effettrice: i motoneuroni dei nuclei oculomotori del tronco encefalico.

Il sistema del movimento oculare rapido, saccadico

I movimenti saccadici, o saccadi, sono spostamenti coniugati dei bulbi oculari, molto rapidi [A saccade ( / s ɨ k ɑː d / sə- KAHD , francese jerk) è rapido]; si tratta di movimenti volontari e normali dell’occhio che hanno la funzione di spostare nella zona retinica di massima sensibilità, cioè nella fovea, i vari punti importanti dell’ambiente esterno che stiamo osservando. Consideriamo che anche oggetti molto piccoli si proiettano sulla periferia retinica.

Questo sistema genera dei movimenti coniugati degli occhi detti saccadici i quali hanno le seguenti caratteristiche:

  • sono estremamente veloci – la loro velocità può raggiungere i 600-700 °/sec. e ciò è molto utile in quanto durante la loro esecuzione la visione viene sospesa per evitare il disturbo causato dal movimento dell’immagine sulla retina;
  • sono estremamente rapidi – il movimento dura frazioni di secondo ed in particolare inizia 0.2 secondi (latenza) dopo l’individuazione del bersaglio e viene portato a termine in circa 0.05 secondi (tempo d’esecuzione). vengono eseguite in media 3-4 saccadi al secondo;
  • sono di natura balistica – una volta iniziato un movimento di questo tipo può essere corretto con molta difficoltà nel corso del suo svolgimento. Infatti, una volta che il processo neuronale che provoca una saccade è iniziato, il sistema di controllo non è in grado di generarne un altro prima di 0.2 sec. indipendentemente dal comportamento del bersaglio.
Fig. 1: Esempio del percorso seguito dalle saccadi e quindi dagli occhi durante il riconoscimento di un volto.

Riferimenti Bibliografici

  1. Gunter K. von Noorden, Visione Binoculare e Motilità Oculare. Medical Books, 1993.
  2. Gli Strabismi e le Anomalie della Motilità Oculare. Società Oftalmologica Italiana, 2012.

Occhiocapolavoro

Dott. Giuseppe Trabucchi  – Medico Chirurgo – Specialista in Clinica e Chirurgia Oftalmica

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